All’indomani della scelta del centrosinistra di convergere su Carlo Veneziale quale candidato Governatore alle prossime elezioni regionali del 22 aprile, registriamo l’intervento di Democratic@ e Italia dei Valori, nella persona dei rispettivi responsabili Adele Fraracci e Angelo Di Stefano che, pur plaudendo per lo sforzo profuso nel dare discontinuità all’ultimo governo regionale, stigmatizzano la scelta del candidato e prendono le distanze dalla prossima competizione elettorale.
Democratic@ ha con determinazione e consapevolezza percorso la strada della linearità e della generosità in Molise 2.0, soggetto politico che ha inteso sforzarsi per ricostruire un centrosinistra nel segno dell’unità. Soddisfatta del superamento dell’ambiguità di fondo che aveva caratterizzato la coalizione alle passate elezioni del 2013, allorquando si presentò con discutibili innesti di centrodestra che ne hanno snaturato azioni d’indirizzo e sollevato la questione etica nel corso della legislatura, individua Carlo Veneziale figura di valore e di riconoscibilità a sinistra.
Tuttavia la sua presenza, se pur limitata nel tempo, all’interno della Giunta regionale, indica che la discontinuità non è stata assicurata. Di fronte a una grammatica politica che in 5 anni sul versante del lavoro, della sanità pubblica, dell’istituzione dell’egam – solo per fare alcuni esempi – così come su questioni legate a transazioni a beneficio di pochi e a detrimento dei molti o allo slittamento delle elezioni regionali rispetto alle parlamentari, Democratic@ ritiene di non essere stata capace a garantire marcata discontinuità.
In assenza di questo requisito, indispensabile a ridare fiducia a tanti cittadini, a poter offrire risposte al malcontento, al senso di ingiustizia sociale e all’atmosfera tutt’intorno rabbiosa e aggressiva, tale da aver spento canali di dialogo con la Politica, il movimento democratic@, pur riconoscendo il generoso sforzo e la forte dedizione profusi da Roberto Ruta nel progetto e rinnovando a lui piena stima, comunica che [highlight]non parteciperà alla competizione elettorale,[/highlight] ma continuerà a coltivare il terreno del centrosinistra in cui non può che riconoscere il proprio impegno in chiave prospettica.
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Angelo Di Stefano, segretario regionale del Molise dell’Italia dei Valori, in riferimento alla nomina di Carlo Veneziale come candidato unico per il centro sinistra alle prossime consultazioni del 22 aprile, tiene a precisare che l’intero partito ha sposato sin dal primo momento tutte le iniziative dell’Ulivo 2.0 poi diventato Molise 2.0.
Un’avventura straordinaria culminata con l’assemblea dei 1300 delegati che hanno approvato all’unanimità i punti programmatici per il rilancio della Regione Molise. Nell’occasione ho manifestato la disponibilità quale candidato Presidente della Regione Molise con l’Ulivo 2.0. Tutti insieme abbiamo legittimato poi il senatore Roberto Ruta, quale nostro miglior rappresentante per unire tutte le anime del centro sinistra disapprovando l’operato del governo Frattura. Una discontinuità assoluta con il passato ed un’azione diversa e decisa per recuperare il popolo del centrosinistra che ha manifestato sdegno e vendetta in favore dei 5stelle alle scorse elezioni nazionali.
L’Italia dei Valori fino alla giornata di ieri ha partecipato a tutte le trattative tra il Partito Democratico e Molise 2.0. Lo stesso Senatore Ruta ha segnalato 5 nomi utili alla segretaria Micaela Fanelli. Oggi a nostra insaputa siamo venuti a conoscenza che [highlight]Ruta e qualche altro amico hanno accettato la candidatura di Carlo Veneziale.[/highlight]
La discontinuità era rivolta non solo alla figura del Presidente della Regione Molise, stimato professionista e amico personale, ma a tutti i rappresentanti della giunta regionale. Ci ritroviamo oggi Carlo Veneziale, come sostituto di Frattura, persona seria e onesta come il presidente, ma assessore attualmente in carica con l’amministrazione Frattura. E allora, dal momento che la volontà dell’assemblea era una totale discontinuità con il passato (e non la testa di Frattura), riteniamo come Italia dei Valori di non appartenere più a queste scelte politiche.
Pertanto L’Italia dei Valori si tira fuori da questo centro sinistra e augura migliori fortune a tutta la coalizione.