Antonio Tajani, coordinatore nazionale di Forza Italia e parlamentare europeo; Claudio Lotito, presidente della S.S. Lazio e candidato al Senato della Repubblica in Molise per l’uninominale; Lorenzo Cesa, segretario dell’Unione di Centro e candidato alla Camera dei Deputati in Molise con l’uninominale: tre big del centrodestra questa mattina insieme al Centrum Palace di Campobasso per presentare, al fianco dei candidati del territorio Nicola Cavaliere, Annaelsa Tartaglione e Armandino D’Egidio la squadra che correrà per le elezioni politiche di domenica 25 settembre prossimo. In sala molte autorità, tra le quali l’europarlamentare Aldo Patriciello.
Il rilancio della regione, prima di tutto, è stato l’argomento comune per i relatori al tavolo: «Il Molise non deve più essere una regione di serie B. Ha bisogno di infrastrutture per uscire dall’isolamento e di una sanità adeguata. Sono qui perché rispetto, al pari di tutti gli altri, il popolo molisano e il mio impegno nel futuro è garantito dalla mia presenza qui oggi, alla quale non ho voluto rinunciare».
Viabilità, infrastrutture, sanità, turismo, lotta allo spopolamento e conseguente fuga di cervelli ma anche lo sport, il calcio: «Mi metto a disposizione per dare una mano in prima persona al Campobasso. – ha detto Claudio Lotito – Voglio che torni nel calcio professionistico perché Campobasso merita questo e dico di più: voglio risarcire il Campobasso per quello spareggio del 1987 a Napoli dove la Lazio sancì la sua retrocessione. Ma andiamo oltre la giustizia sportiva e cerchiamo di ripartire. Quel che è stato è stato, anche perché i pronunciamenti sia sportivi che ordinari sono stati tutti contrari. Le motivazioni di chi si è schierato contro una sua consociata (la Lega Pro, ndr.) ormai appartengono al passato anche se io non le condivido e non avrei agito in tal senso. Nella storia del calcio è successo solo una volta che una squadra è stata riammessa a campionato iniziato».
