Spaccio di stupefacenti, spallata alla “batteria sanseverese”. Arrestati dalla Mobile quattro pregiudicati, due sono molisani

Il Capo della Mobile Marco Graziano

La Squadra Mobile della Questura di Campobasso, diretta dal dirigente Marco Graziano, ha arrestato nei giorni scorsi, dopo mesi di indagine, quattro pregiudicati (due di San Severo e due di Termoli) per i reati di detenzione e spaccio di stupefacenti. I primi due (un 26enne ed un 22enne), entrambi nati e residenti a San Severo sono stati associati al carcere di Foggia; un 36enne nato e residente a Termoli, al carcere di Campobasso, infine un 38enne nato a Termoli, ha avuto la misura degli arresti domiciliari.

La Sezione Antidroga, nei trascorsi mesi estivi a Termoli, è riuscita ad accertare decine e decine di cessioni di stupefacenti da parte degli arrestati (sono stati sequestrati 62 grammi tra cocaina ed eroina e sono stati segnalati alla Prefettura del capoluogo come assuntori decine di tossicodipendenti). Il “Gruppo”, molto organizzato, agiva in questo modo: giornalmente i 2 soggetti di San Severo portavano la droga a Termoli avvisando con il cellulare i basisti (i 2 arrestati di origine molisana) che a loro volta, immediatamente, contattavano i tossicodipendenti del luogo, a volte anche turisti; in questo modo riuscivano, giornalmente ed in poche ore, ad ottenere un fruttuoso (circa 60mila euro al mese) e fiorente spaccio nella città della costa molisana dovuto anche all’abbattimento della consueta “filiera” utilizzata nello spaccio in quanto lo stupefacente veniva acquistato di “prima mano” e non ulteriormente tagliato prima di arrivare al consumatore finale. Inizialmente avevano come base operativa “Rio Vivo”, il lungomare sud di Termoli poi, a seguito dei sequestri di droga fatti dalla  della Polizia di Stato, cambiavano la piazza di spaccio giornalmente con le medesime modalità. «La cosiddetta “batteria sanseverese” è ormai radicata in pianta stabile sulla costa molisana, da Campomarino a Petacciato e Termoli – ha affermato Graziano in conferenza stampa – ed è padrona del mercato della droga. La nostra attenzione, infatti, oltre al capoluogo di regione e paesi limitrofi, è oggi più che mai rivolta alla fascia costiera, ormai inglobata dalla malavita pugliese, per certi versi più organizzata ed attiva di altre realtà delinquenziali più conosciute come camorra e ‘ndrangheta».

Per questi motivi l’operazione è stata denominata “Round Trip” (andata e ritorno)  termine in uso tra i giovani tossicodipendenti per indicare sia la modalità veloce di acquisto della droga, sia il cosiddetto “viaggio” che si ottiene con l’assunzione dello stupefacente. La Squadra Mobile, attraverso la quotidiana attività investigativa fatta di pedinamenti, appostamenti, continui riscontri, osservazioni (anche tramite sistemi di videosorveglianza), con il continuo coordinamento da parte della Procura di Larino, è riuscita a smantellare questo “gruppo” di spacciatori che agiva giornalmente in modo “imprenditoriale” e con modalità professionali.

Durante le perquisizioni effettuate per l’esecuzione delle misure  a carico degli indagati, sono  stati rinvenuti e sequestrati numerosi bilancini di precisione,  munizioni e altro stupefacente; all’operazione ha partecipato anche il Reparto Volo di Bari e personale del Commissariato di P.S. di Termoli.

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