Le “attenzioni” dei Carabinieri nei loro confronti le hanno cominciate a ricevere nel maggio scorso quando, su segnalazione di alcuni residenti della zona stufi del continuo e sospettoso via-vai e su impulso del Sostituto Procuratore Nicola D’Angelo, fortemente sensibile al tema della droga in città, è iniziata l’indagine che ha portato questa mattina all’operazione di questa mattina col supporto dei militari delle compagnie di Bojano e Montesilvano, del Nucleo Investigativo di Campobasso, dei cani antidroga del Nucleo Carabinieri Cinofili di Chieti con l’ausilio di un elicottero del V Nucleo Elicotteri di Pescara.
Marito e moglie, campobassani classe 1993, percettori di reddito di cittadinanza, hanno pensato bene di staccarsi dalle piazze di spaccio “tradizionali” del capoluogo e di mettersi in proprio presso la propria abitazione al terzo piano di un condominio di Contrada Macchie, località nuova a questo tipo di reati, tuttavia scelta con cura proprio perché isolata dal resto del territorio più o meno conosciuto dalle forze dell’ordine. E così gli uomini del Comandante Col. Luigi Dellegrazie, da meno di un mese al vertice dell’Arma provinciale, del Cap. Antimo Ventrone (Comandante Compagnia Campobasso) e del Ten. Andrea Manzo (Comandante del Nucleo Operativo e Radiomobile), hanno messo a segno l’ennesimo risultato arrestando il 28enne per spaccio di stupefacente e la consorte per concorso. I due sono stati inchiodati attraverso l’utilizzo di sofisticata tecnologia come microtelecamere installate sul posto che hanno permesso di individuare anche oltre 140 assuntori ben visibili nei relativi video acquisiti e di denunciarne diversi.
A partecipare all’operazione denominata “6-MAM”, dal nome di uno dei metaboliti attivi dell’eroina, anche il cane Bagheera del Gruppo Cinofilo di Chieti che ha permesso di scovare circa 65 grammi di eroina soffermandosi davanti al forno della cucina, dietro il quale era accuratamente nascosta.