Lupi, stagione perfetta. Le pagelle

Mario Gesuè 10:  che dire? Non ci sarebbe bisogno neanche del commento. L’uomo che ha fatto rinascere il senso di appartenenza di una intera regione. Sempre concreto, professionale, sicuro, concentrato sull’obiettivo nonostante l’enorme ostacolo della pandemia. Come ha detto lui stesso: è solo il punto di partenza. Lo spera un’intera regione.

Matt Rizzetta 9: un voto in meno rispetto al patron perché viene dopo un anno e mezzo. In sei mesi però fa conquistare al Campobasso pagine di giornali nazionali, servizi TV , citazioni, persino una serie TV riprodotta dal maggior canale via web statunitense. Anche per lui questo deve essere soltanto un punto di partenza.

Raffaele De Francesco 8: l’uomo di Gesuè a Campobasso mantiene salde le redini della società in mancanza del patron. A volte un po’ ruvido, dimostra però grande professionalità.

Domenico Fagnano e Mario Colalillo 8: spesso dietro le quinte ma importanti, anzi, importantissimi, diremmo noi addirittura indispensabili per il ruolo che svolgono egregiamente.

Area media, comunicazione e marketing 9: se il Campobasso in questo anno e mezzo è tornato ad essere conosciuto ai più è anche e soprattutto grazie a questo staff di ragazzi professionali, tifosi, ma mai volgari o ottusi: Andrea Vertolo, Marco Moffa, Claudio Mescia, Andrea Zita.

Stefano De Angelis e Luigi Mandragora 9,5: che coppia! Costruiscono insieme in due stagioni due Campobasso, uno più forte dell’altro. Under tra i più forti dell’intera serie D e fuoriclasse del calibro di Dalmazzi, Candellori, Cogliati e, prima Alessandro e poi Esposito. E poi le ciliegine di Ladu e Rossetti a dicembre, determinanti per il salto di categoria. Il dieci manca di pochissimo soltanto per l’acquisto di Sforzini. Quisquilie.

Giuseppe Allocca 9: ex giocatore fino a pochi stagioni fa sa calarsi perfettamente nel ruolo di Team Manager. Come deve fare una società seria: mettere gli uomini giusti al posto giusto.

Mirko Cudini 10: chi ricorda lo striscione “Cudini vattene”? Chi ricorda le critiche ferocissime, alcune a dir la verità sfociate anche in insulti? Lui sicuramente. Ed invece in due stagioni plasma un Campobasso bellissimo che, oltre a fare punti, sciorina un calcio davvero di alto livello per una categoria di serie D. Insieme al patron Gesuè è l’artefice principale di questa storica promozione.

 

 

Staff tecnico e medico 10: un gruppo di persone affiatatissimo e professionale. Mai una parola fuori posto, uno spiffero fatto uscire fuori dallo spogliatoio. Il Campobasso è stato sempre una squadra dall’ottima condizione atletica e dai pochi, pochissimi, infortuni, curati, quei pochi, in maniera magistrale. Giuseppe Antognozzi, Cristian Cicioni, Francesco Negro; Michele e Michael Ricciardi, Alberto Sciacqua, Francesco Fazio, Marcello Manchisi; Marco Cursio e i veterani Goffredo Iorio e Riccardo Cretella.

LA SQUADRA

Raccichini 7: spesso visto non di buon occhio dal pubblico campobassano ma alla fine, nonostante qualche piccola incertezza durante il torneo, si dimostra sicuro proprio nel momento del bisogno e cioè nelle partite che contano.

 

 

 

Piga 6: ha qualche chance per permettersi in luce soprattutto nella prima parte della stagione che purtroppo per lui finisce troppo presto per un brutto infortunio. Auguri di pronta guarigione.

 

 

 

 

Oliva sv: a Campobasso in fretta e furia per sopperire alla mancanza di un portiere di riserva ma zero presenze.

Martinucci sv: per lui essere in prima squadra già un grande traguardo.

Capuozzo sv: ha la “sfortuna” di avere davanti come titolare Nicola Vanzan.

Martino 6: uno dei ragazzi molisani della squadra fa il suo lavoro con dedizione ogni volta che viene chiamato in causa.

 

 

 

 

Sbardella 6,5: gioca molto poco rispetto alla passata stagione ma anche lui quando c’è bisogno risponde sempre presente. Grande importanza nello spogliatoio.

 

 

 

 

Vanzan 8,5: qualcuno forse dimentica che stiamo parlando di un “under”! Probabilmente, invece, è il miglior terzino sinistro di tutta la serie D! La prima parte di stagione è addirittura immarcabile su quella fascia. Uno stantuffo inesauribile. Davanti a lui si prospetta davvero una carriera luminosa.

 

 

 

Menna 9: probabilmente la sua miglior stagione. Già l’anno scorso aveva formato con Dalmazzi una coppia incredibile ma in questo campionato sale ancora incredibilmente di livello. Di una attenzione tattica incredibile e con un senso dell’anticipo da grandissimo difensore.

 

 

 

Dalmazzi 10: cosa ci fa un giocatore del genere in serie D? Ce lo siamo chiesti più volte ammirando la facilità con cui disintegrava gli attaccanti avversari. E’ uno dei top player di questo Campobasso. Anzi, probabilmente IL top player! Da categoria superiore! Ma non una categoria! The Wall.

 

 

 

Fabriani 8: crescita esponenziale per il terzino destro rossoblù. Da un anno all’altro svolta clamorosamente diventando un esterno basso moderno capace di difendere e di attaccare la fascia. Una delle sorprese positive di questa stagione.

 

 

 

Mancini 6,5: un altro gioiellino della nidiata molisana che si è dimostrato più che pronto quando è stato chiamato in causa. A differenza degli altri suoi corregionali, anzi, ha tenuto in alcune partite in piedi la baracca del centrocampo quando Cudini si trovava a corto di uomini tra infortuni e squalifiche.

 

 

 

Ladu 8: arriva a dicembre per sostituire l’infortunato Brenci e diventa immediatamente uno dei “fattori” determinanti nella vittoria del campionato. Regista dai piedi squisiti e dalla visione tattica illuminante. Faro.

 

 

 

Di Maio sv: anche per lui la soddisfazione di aver fatto parte di questo gruppo.

Corda sv: vedi Di Maio

Tenkorang 8: altra evoluzione incredibile rispetto alla scorsa stagione. Ragazzo dotato di un fisico incredibile è una delle liete sorprese di questa stagione. Se riesce a perfezionare, come sta già facendo, alcuni aspetti tecnici può davvero diventare un giocatore destinato ad una grande carriera.

 

 

 

Candellori 9,5: il tuttocampista. Mai definizione fu più azzeccata per esprimere quello che è Kevin Candellori: il centrocampista moderno capace di far tutto. Corre come un ossesso, può essere usato in tutte le zone del campo, fa assist, segna. Perché non il 10 allora? Perché un giocatore del genere non può giocare tra i dilettanti! L’anno prossimo sarà finalmente nella categoria che gli appartiene.

 

 

Brenci 7: sfortunatissimo il centrocampista rossoblù si ritrova con un infortunio subdolo e di non facile soluzione proprio nel bel mezzo della stagione, dopo aver condotto il centrocampo per un anno intero. Ritorna in tempo per le ultime partite e per essere ancora una volta utilissimo al mister.

 

 

 

Bontà 8,5: la prima metà della stagione è un’iradiddio. Addirittura lotta per la classifica capocannonieri! Se Candellori è un tuttocampista lui è Milinkovic Savic rossoblù. Di testa semplicemente imbattibile, fisicamente copre vaste zone di campo con due falcate. Impressionante. In più diventa uno degli idoli della tifoseria per le sue esultanze strambe insieme ad Esposito.

 

 

De Biase sv: contento di essere parte di questo gruppo.

Fruscella 6: pochissime apparizioni ma la grande soddisfazione di poter dare il proprio contributo. Da molisano.

Rossetti 9: che acquisto! Quello che ti fa vincere i campionati! Quello che ti fa svoltare! Il centravanti! Gol belli ma soprattutto decisivi! Pesanti come macigni! Una delle grandi scoperte di De Angelis e Mandragora. Addirittura in alcune occasioni è arrivato a panchinare nientepopodimeno che il prof Cogliati!

 

 

 

Pontillo sv: vedi De Biase.

Caricati 6: in bocca al lupo per il brutto infortunio.

Sforzini 4: l’unica insufficienza di questo meraviglioso gruppo. Doveva essere il fiore all’occhiello della campagna acquisiti estiva. A lungo andare diventa un peso per squadra e società, peccato.

Di Domenicantonio 7: forse lo stesso Cudini si aspettava qualcosa in più da lui. Giocatore da grandi doti tecniche forse non pienamente espresse. “Lanciacori” formidabile.

 

 

 

 

Zammarchi 6: dopo una stagione, la passata, eccezionale torna a furor di popolo ma purtroppo, un po’ per la regola degli under, un po’ per un ruolo non ben definito, un po’ forse per alcune prestazioni non eccellenti (complice anche il Covid) finisce piano piano nel dimenticatoio in panchina.

 

 

 

Vitali 8,5: grandissima scelta a livello di mercato. Un under che ti fa la differenza in serie D è come una pepita d’oro. Se poi questo under è anche un attaccante hai fatto Bingo. De Angelis e Mandragora hanno scovato un talento purissimo che è riuscito a venire fuori anche dopo quella brutta squalifica ed un infortunio susseguente.

 

 

 

Esposito 10: è la scommessa che la dirigenza rossoblù fa contro, dobbiamo dirlo, lo scetticismo generale della piazza. Vittorio arriva a Campobasso per sostituire un certo Danilo Alessandro e con la nomea del grande incompiuto. La risposta di FantaVittorio è un campionato da favola senza mai una sbavatura o un eccesso negativo (come ogni tanto gli è capitato in carriera). Cudini gli cuce su misura il gioco d’attacco del Campobasso e lui ne diventa il fulcro, il dispensatore, il Genio della Lampada. Assist a grappoli, gol decisivi (l’ultimo a Rieti) e di una bellezza abbagliante. Non è un caso che quando manca in questo ultimo scorcio di stagione i compagni abbiano qualche passaggio a vuoto. Fenomenale.

 

 

Cogliati 9: è uno dei top player di questa squadra. Attaccante moderno, veloce, scattante, dal grandissimo fiuto del gol (capocannoniere di squadra con 12 reti). Anche per lui prima parte di stagione fenomenale. Poi, senza dirlo a nessuno, gioca per almeno tre mesi con un fastidio al ginocchio che lo fa penare ma è sempre in campo, sempre pronto a dare una mano, sempre lesto a dare la sua zampata decisiva. E’ un po’ il calciatore simbolo di questo Campobasso targato Gesuè. Semplicemente “il prof”.

 

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