
Menomale che si rigioca quasi subito, hanno pensato giocatori e tifosi del lupo, ancora scottati dalla girata vincente del sambenedettese Sabatino che ha inflitto la prima sconfitta stagionale alla truppa di Cappellacci. Il Campobasso viaggia verso Jesi, dove ha già l’obbligo di vincere e tutta la pressione del mondo per non rimanere attardato dalla vetta.
Sembrano discorsi incredibili, dopo tre giornate, ma i rossoblù hanno già dilapidato un paio di jolly e non possono più sbagliare. E per rimettersi in carreggiata dovranno farlo dove non si vince da…ottant’anni. Tanti ne sono passati dall’ultima e sin qui unica affermazione molisana nella terra del Verdicchio. Allora lo 0-1 fu firmato da Oberdan Iurilli, nel remoto campionato di prima divisione 1934/35. Dopo più nulla, solo amarezze, nel ’64 (2-1 per i “leoncelli”), nel ’90 in C2 (1-0) e nel ’95 (sempre 2-1, con rete molisana di Fabbiano). Un anno fa, il 7 settembre 2014, fu Vitelli a firmare il gol del pareggio, neutralizzando gli effetti della segnatura del marchigiano Trudo.
Novità in formazione, dove è più che probabile l’esordio di Carminucci, l’ultimo arrivato, esterno basso a destra al posto di Santangeli, con Di Pasquale e Fusaro al centro e Raho a sinistra. I tre di centrocampo Valentini, Censori e Boldrini supporteranno l’azione offensiva di Alessandro, Bucchi e Todino. Se il Campobasso “piange” dopo la sconfitta con la Sambenedettese, la Jesina non ride di sicuro dopo lo 0-3 patito ad Ascoli per mano del sorprendente Monticelli. Saranno diversi gli assenti in casa marchigiana: seconda giornata di squalifica da scontare per Sassaroli, caviglia ancora problematica per Strappini. In forte dubbio la presenza di Fatica, uscito malconcio dal “Del Duca”.
Dirigerà l’incontro Alessandro Capovilla di Verona, assistito da Marco Reggiani di Ravenna e da Passarella di Ferrara. (sc)