Alla riscoperta dei sapori d’un tempo, il falso in tavola al “Sabato al Pertini”

itis ragù (7)Conoscere il cibo per “costruire” la salute. Questo il tema dell’appuntamento di oggi con il “Sabato al Pertini”. Il falso in tavola, altro tema di scottante attualità, è stato trattato da una delegazione campobassana dell’Accademia Italiana della Cucina che ha sapientemente spiegato come sul nostro territorio ci siano ormai realtà profondamente impegnate nella riscoperta dei prodotti genuini d’un tempo e nella cucina d’una volta, fatta di materia prima d’eccezione e tanta pazienza.

L’incontro integra ed arricchisce un percorso che gli studenti della V F dell’ Istituto biotecnologico hanno avviato con i loro docenti sul tema: “il cibo come cultura” e “la qualità degli alimenti”. “Siamo quello che mangiamo?”, la domanda risulta di grande attualità: mai come in questo periodo si parla di alimentazione: il proliferare di programmi televisivi  che parlano di cucina, il moltiplicarsi di indagini giornalistiche sulla provenienza del cibo, sulla filiera alimentare, sulle possibili contraffazioni  dimostrano l’attenzione  crescente verso quello che mangiamo. La globalizzazione, però, e la sempre più diffusa industrializzazione hanno messo in crisi il nostro rapporto con il cibo: non ne sappiamo la provenienza, non sempre facile la tracciabilità. Collegare il cibo al territorio, conoscere e recuperare le tradizioni alimentari, ma, soprattutto, difendersi dalle falsificazioni o addirittura dalle sofisticazioni nocive diventa un obiettivo prioritario. 

 

 

 

 

 

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