Jobs Act e Riforma scolastica, anche a Campobasso studenti e insegnanti in piazza per protestare

sciopero studenti (3)Studenti ed insegnanti aderenti ai Cobas in piazza questa mattina a Campobasso, come nei principali centri del Molise e italiani per protestare contro il Jobs Act e la riforma scolastica.

Canonico appuntamento in piazza San Francesco alle ore 9.30, adunata generale di una parte dei partecipanti (molti sono già per le vie del centro o nei bar ad aspettare che arrivi lo zoccolo duro) e poi via al corteo armati di musica, striscioni e colori che si è snodato in via Mazzini per arrivare in piazza Vittorio Emanuele II.

Sperano, ragazzi e studenti, di poter fare una proposta alternativa a quella de La buona Scuola del ministro Giannini. Ogni Governo, dicono, spera di poter cambiare la scuola con una riforma perché è dalla scuola che parte tutto, che si formano i futuri cittadini, i futuri lavoratori (sic!), la futura società. Ma non sempre cambiare vuol dire migliorare, anzi.

Non vogliono ulteriori interventi privati che allontanerebbero sempre più la scuola dal pubblico e la farebbe diventare ostaggio degli stessi privati, anche nelle carriere degli insegnanti. La cosiddetta mobilità orizzontale, che consente agli insegnanti di spostarsi a livello provinciale e regionale, tra classi affini per un minimo di 3 anni, durante i quali si spezzerebbe la continuità d’insegnamento nelle classi. E poi invalsizzazione, valutazione, merito, tutti paroloni che probabilmente qualche decennio fa avevano bisogno di essere tradotti col vocabolario ma che oggi i ragazzi hanno imparato a conoscere bene, e che per i quali alzano la voce contro per difendere la loro centralità nella scuola e non quella di interessi esterni. L’alunno al centro di tutto il sistema Scuola, dunque, con tutti i suoi dubbi sul futuro e le tante certezze del presente.

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