Era il 26 febbraio dell’anno che sta per terminare quando il Presidente dell’Ordine dei Giornalisti del Molise Vincenzo Cimino firmava dal notaio l’atto di compravendita dell’appartamento diventato la nuova sede dell’Ordine, la casa di tutti i giornalisti della regione.
Dopo dieci mesi circa, oggi, quella nuova sede ha avuto la cerimonia di inaugurazione che merita alla presenza del Presidente Nazionale dell’Odg Carlo Bartoli. Una superficie di 130 metri quadrati con diversi uffici e persino una sala riservata alla formazione senza avere più l’esigenza di spostarsi per effettuare i tanti corsi che ogni anno il consiglio organizza. Vanto del Presidente Cimino che, in quella circostanza, riferendosi agli oltre 700 iscritti, affermava: «Il Consiglio direttivo ed i revisori dei conti, hanno agito come un buon padre di famiglia utilizzando in maniera adeguata le risorse a disposizione dell’Ordine grazie a una accorta gestione che ci permette, tra l’altro, di non avere soci ed ex iscritti morosi. Inoltre elimineremo dal nostro bilancio la voce locazione, presente negli ultimi 18 anni. La nuova sede sarà finalmente la casa di tutti i giornalisti molisani».
Tanti i colleghi presenti e tante le autorità che hanno voluto presenziare alla mattinata di oggi, svoltasi con un primo appuntamento presso l’appartamento di via Longano dove ha ricevuto la benedizione di Mons. Gabriele Teti e dove sono state svelate le targhe che danno il nome ai diversi ambienti alla presenza dei figli dell’indimenticato Direttore Carlo Sardelli, dei familiari di Pasquale Lombardi e della sorella di Mino Pecorelli, giornalista di Sessano del Molise, barbaramente assassinato nel 1979 dalla mano di un sicario.
La seconda parte della giornata, invece, si è svolta presso l’aula magna dell’Unimol di via De Sanctis dove hanno portato il loro contributo il sottosegretario alla Giustizia Sen. Andrea Ostellari, il sindaco di Benevento Sen. Clemente Mastella, il presidente della Regione Donato Toma, il magnifico Rettore Luca Brunese, il consulente commissione antimafia Antonio Arzillo e la giornalista Angela Camuso.