Si è conclusa oggi la “veglia” al nido scoperta nel lido di Campomarino ove da tre giorni vi sono veterinari e biologi del Centro Studi Cetacei di Pescara che vigilavano sulla preziosa e delicata nidiata di tartaruga appartenente alla specie Caretta Caretta. Tutto è iniziato venerdì 18 ottobre scorso quando un cittadino virtuoso ha comunicato alla Capitaneria di Porto di Termoli ed al Centro Studi Cetacei la presenza di una “schiusa” di tartarughe sulla spiaggia.
Da quel momento è stato attivato il protocollo da parte degli esperti del Centro Studi Cetacei che per ben tre giorni hanno vigilato (h 24) sulla nidiata mediante l’installazione di un campo messo a disposizione della Protezione Civile. Oggi nella prima mattinata è avvenuta l’apertura del nido che ha portato alla luce ben 20 esemplari piccoli e vigorosi di Caretta Caretta, mentre malgrado tutte le attenzioni tre esemplari non ce l’hanno fatta. Sei esemplari hanno raggiunto il mare mentre per altre undici tartarughine è stato necessario il rilascio in mare aperto con il mezzo navale della Guardia Costiera (GC B34) e tre saranno portate dai predetti esperti a Pescara per la riabilitazione. I responsabili del Centro Studi Cetacei hanno rappresentato che subito dopo la riabilitazione sarà organizzato il rilascio dallo stesso luogo di nidificazione.
Le altre 54 uova sono state trasportate presso il Centro Studi di Pescara. Pochi giorni fa, e precisamente l’8 ottobre scorso la Capitaneria di portoo ha, sempre in collaborazione con il competente Centro Studi Cetacei, liberato un altro esemplare di tartaruga marina “Lenny” guarita grazie alle cure prestate dal medesimo Centro.