Prima gara di scialpinismo organizzata a Campitello Matese, garantita l’assistenza del Cnsas

scialpinismo cnsas (1)Il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS) sarà impegnato domani, 6 marzo 2016, nel servizio di assistenza alla prima gara di scialpinismo organizzata sul territorio regionale presso il comprensorio sciistico di Campitello Matese, San Massimo (CB).

La competizione, ideata dall’“Alpamayo Mountain Team”, prenderà il via alle ore 11, ed è valida per la sesta prova del circuito interregionale “Skialp Dei Parchi Classic Trophy”. Il percorso gara si svolgerà completamente al di fuori delle piste battute e prevede un dislivello positivo di circa 900 mt per uno sviluppo totale di circa 9 km con partenza dal pianoro di Campitello Matese e transito sulla cima di Monte Miletto. L’evento assume un peculiare significato in quanto, oltre ad essere la competizione di scialpinismo più a sud dell’Italia peninsulare, rappresenta un potente strumento di valorizzazione turistica del nostro Territorio regionale, in particolar modo per il costituendo Parco Nazionale del Matese. La presenza del CNSAS durante la manifestazione, in conformità ad uno dei suoi compiti istituzionali, è dovuta alle esclusive competenze dei suoi tecnici nella movimentazione su terreno innevato e, in caso di necessità, nel supporto al personale sanitario in un ambiente ostile.

Inoltre, trattandosi di una gara che si svolge al di fuori delle piste battute del comprensorio sciistico, la presenza del CNSAS garantisce, in caso di slavina, un qualificato e tempestivo intervento per il soccorso e la messa in sicurezza degli atleti eventualmente travolti. Tutti i tecnici del Soccorso Alpino, infatti, sono addestrati ad operare in eventi valanghivi per la ricerca di persone travolte grazie anche all’ausilio di particolari dotazioni dedicate a tale scopo come strumenti di ricezione segnali ARTVa e il sistema RECCO, un moderno strumento adoperato in tutto il mondo da gruppi di soccorso organizzato che utilizza le applicazioni della tecnologia del “radar armonico”, mediante particolari dispositivi definiti “detettori”, per la ricerca professionale di dispersi e sepolti in valanga in grado di individuare anche persone sepolte non provviste di strumento ARTVa.

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