Stultorum mater sempiter gravida, l’Odg stigmatizza il brutto episodio accaduto ai colleghi alle prove del ‘Teco vorrei’

L’edizione 2018 della Processione del Venerdì Santo, appuntamento clou insieme alla sfilata dei Misteri per tantissimi campobassani, è stata purtroppo macchiata da un gesto davvero deprecabile, di bassissima lena. Come sempre le prove dell’imponente coro del “Teco vorrei” si sono tenute tra le quattro mura di Piazzetta Palombo a Campobasso dove, da anni, giornalisti, cameramen e fotoreporter accedono per immortalare nei secoli e proporre anche ai tantissimi molisani residenti all’estero attraverso la rete le sensazioni, i colori, i suoni della millenaria tradizione del capoluogo. Ebbene, un fantomatico responsabile, pronto a far valere il proprio effimero potere, è stato in grado di lasciare ai posteri un gesto che di cristiano e spirituale (come dovrebbe sempre essere ma in questi giorni ancor più…) ha davvero ben poco. Il nostro ha pensato bene di inveire contro alcuni colleghi rei, a suo dire, di non poter svolgere regolarmente e con la solita passione la propria professione di giornalista, in quel momento specifico. Eh già, sembrerebbe che soltanto ‘qualcuno’ fosse stato autorizzato a presiedere (esiste un’esclusiva?) alle prime prove del coro, per cui tutti gli altri sarebbero stati… indesiderati, nonostante la storica piazzetta sia aperta al pubblico e fruibile assolutamente per tutta la cittadinanza, sempre e comunque! Ai colleghi la solidarietà di Seitorri.it e l’esortazione a non abbattersi ma, anzi, continuare a svolgere il proprio lavoro con sempre maggiore passione e orgoglio d’appartenenza. La madre dei cretini e sempre incinta!

Di seguito la presa di posizione dell’Ordine dei Giornalisti del Molise che, nella persona dei consiglieri nazionali Santimone e Cimino, stigmatizza l’accaduto.

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Probabilmente quanto accaduto nella giornata di ieri, durante la Processione del Venerdì Santo a Campobasso, rappresenta un unicum. Ai colleghi de ‘Il Quotidiano del Molise’ è stato, di fatto, impedito di svolgere correttamente il proprio lavoro. Vittime di una violenta aggressione verbale da parte di un ‘cittadino’ che si è ‘gonfiato di mostruosa superbia’ e ha ben pensato di vestire, durante la manifestazione, i panni di una indefinita autorità.

Ricordiamo, ancora una volta che i giornalisti che hanno il pieno diritto, in base alla normativa italiana e comunitaria, di svolgere il loro compito professionale informando i cittadini di quanto accade. La libertà d’informazione ed il diritto-dovere di cronaca non possono essere negati da interpretazioni abnormi di leggi e regolamenti, figuriamoci da ‘interpretazioni personali’. Così come il libero accesso, nei limiti previsti dalla legge, dei giornalisti a tutte le iniziative pubbliche e di un Ente Locale è garantito a tutela del diritto dei cittadini a essere informati. Ai colleghi, dunque, rimarchiamo la nostra solidarietà augurandoci che situazioni simili non si ripetano.

I Consiglieri Nazionali Odg – Cosimo Santimone e Vincenzo Cimino

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