Ha preso ufficialmente il via il Giubileo della Misericordia, evento straordinario fortemente voluto da Papa Francesco. Alle 6.30 di stamane sono stati aperti i varchi d’accesso all’area blindata di piazza San Pietro; poco dopo le 9 il Pontefice, in processione con i concelebranti, è giunto sul sagrato per la messa in cui è stata aperta la Porta Santa. Molta gente con la cerimonia ormai avviata era ancora in coda ai metal detector. Poi l’angelus e nel pomeriggio l’omaggio di Bergoglio alla statua dell’Immacolata a piazza di Spagna.
In piazza San Pietro anche il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e il premier Matteo Renzi. Dalle 7 alle 19 no-fly zone in un raggio di 10 km; in campo 2.000 uomini delle forze dell’ordine e 900 vigili urbani; vietato trasportare carburanti dentro il Gra. Occupati tutti i posti a sedere. L’accesso alla piazza oggi era consentito solo a chi aveva chiesto precedentemente il pass, tanti quanti ne può contenere la piazza, circa 40-50 mila. Sono stati collocati cinque maxischermi che consentono ai fedeli in piazza di seguire nel dettaglio la messa del Papa. Sulla facciata della basilica c’è oggi un arazzo con il logo del Giubileo della misericordia. “Questo anno straordinario è un dono di grazia; dobbiamo anteporre la misericordia al giudizio; varcando la porta santa vogliamo ricordare il concilio vaticano II, il giubileo obbliga a non trascurare lo spirito del concilio” queste le parole più significative di Papa Bergoglio pronunciare durante l’omelia e soprattutto la frase “Abbandoniamo la paura” è risuonata forte in questo momento storico di fatti drammatici e violenti.
Alle 11.11 la Porta Santa è stata aperta, per la prima volta da Papa Francesco, dopo mille giorni esatti dalla sua proclamazione a successore di Pietro, alla presenza di un altro Papa, Joseph Ratzinger con il quale vi è stato un bell’abbraccio poco prima. E proprio l’emerito Ratzinger ha varcato la soglia della Porta Santa subito dopo il Pontefice.